mercoledì 10 novembre 2010

Parole e lontananza, il mistero

Ci dev'essere qualcosa che fa sì che, quando due persone sono lontane, le parole che tra loro corrono a creare dei ponti, assumano significati diversi. Quando siamo vicini e tu mi parli, e io ti parlo, tu senti il tono, vedi lo sguardo, vedi se mi sporgo verso di te sorridendo o se mi richiudo in un angolo con le braccia incrociate. Quando siamo vicini mi sembra che quello che ci diciamo abbia significati precisi, che non venga frainteso, crei vicinanza.
Quando siamo lontani e io ti parlo, non vedo i tuoi occhi, e tu non vedi i miei. Quando siamo lontani, le parole che dal mio cervello corrono alle dita sono parole morbide nella mia testa, ma quando arrivano a te sono diventate aghi che pungono e fanno male. Ci deve essere qualcosa che ci frega, che ci inganna, uno spirito maligno che riscrive le mie parole prima che giungano a te.

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