venerdì 18 maggio 2012

Mi torna la voglia di scrivere

La voglia di scrivere per me è un po' come un bisogno, che si fa sentire quando vuole lei. Sto dei mesi senza dire un cavolo, anche perché onestamente non so come fanno quelli che scrivono ogni giorno - mica ho così tante cose da dire. Qualcuno potrebbe dire che pure di tutti questi pochi, miseri, post non si sentiva la necessità, ma va beh. Non la sentivi tu, ma io sì.
Comunque.
Io la prendo sempre come una cosa positiva quando mi torna la voglia di scrivere, perché credo che sia una di quelle cose che fanno di me ciò che sono. Per dire... mi piacciono le ciliegie, i film di Wes Anderson e scrivere. Se non scrivo per tanto tempo ho la sensazione che ci sia qualcosa che non va.

C'è questa primavera strana in cui un po' fa caldo un po' fa freddo, e io che mi accorgo che è passato un anno, anzi di più, da quando sono qui.
Ad alcune cose mi sono abituata, ad altre no.
Ho trovato un'amica nuova, forse. Ho smesso di guardare fuori dal finestrino del tram ogni 5 minuti per sapere se sono arrivata alla mia fermata. Mi sono affezionata a certi luoghi, a certe insegne di negozi.
Ad altri luoghi e altre persone continuo a fare resistenza. Per fortuna, forse.
Ho imparato ad ammorbidire i miei alti e bassi, almeno un po'. Ho trasformato in malinconie tante disperazioni e in serenità alcune felicità.
Ancora mi succede di pensare che sarebbe bello andarmene e ricominciare, ma sarebbe per curiosità e avventura e non per voglia di scappare.
Sto provando a diventare chi sono, ed è una bella sensazione. Dopo aver cercato per tutta la vita di adeguarmi al mondo, e forse era questo che mi faceva sentire così insicura di me, così vuota. Nemmeno io sapevo dove portarmi.
E' bello scoprire che c'è poco da capire e molto da sentire.

venerdì 11 maggio 2012

Boom di chirurgia estetica sui bambini

A quanto pare, negli USA negli ultimi 10 anni sono aumentati del 30% gli interventi di chirurgia estetica sui bambini, finalizzati a correggere quei difetti che avrebbero potuto renderli vittima di "bullismo". Il fenomeno si starebbe diffondendo anche in Europa. Premesso che: bisognerebbe quantificare questo 30%, bisognerebbe capire cosa si intende esattamente per bullismo e di che tipo di diversità sono portatori questi bambini...
Non sarebbe più utile intervenire con l'educazione? L'educazione del bullo, per renderlo meno aggressivo verso i compagni, e della "vittima" per imparare a volersi bene indipendentemente dal giudizio altrui.
Non so, sono dell'idea che correggere il difetto fisico non trasformi un bambino preso in giro in un bambino integrato. Né diventare tutti perfetti migliorerà le nostre relazioni. Anzi.