mercoledì 3 aprile 2013

Scarpette Rosse - Donne che corrono coi lupi

In questo periodo sto leggendo il bellissimo libro Donne che corrono coi lupi. E' un best-seller letto da milioni di donne, eppure mi pare a volte che parli proprio a me.
Mi colpisce la forza, la potenza delle storie che racconta, degli archetipi femminili che porta. Ecco! mi viene da dire, Ecco la femminilità potente, selvaggia! Altro che le principessine delle fiabe edulcorate che vengono disegnate nei cartoni animati.
Mi stupisce quanto siano stati indeboliti gli archetipi femminili fino a trasformarli in figurine senza spessore.
Quando ho letto Barbablù ho riflettuto sulla mia difficoltà a difendermi, a fidarmi del mio istinto. Quando ho letto il Brutto Anatroccolo ho ripensato a tutto il percorso di auto-accettazione che ho dovuto fare... La Donna Scheletro è una bellissima storia d'amore senza fronzoli. E Scarpette Rosse... l'ho letta da poco, ora ne sto approfondendo l'interpretazione.
E ci ripensavo oggi, colta da un attacco di insofferenza. Ripensavo al dolore che provoca il doversi ripiegare, il doversi ammutolire, doversi nascondere. In realtà è sempre una scelta. Forse la scelta più comoda. O forse a volte l'unica percorribile, quando si sente che l'ambiente intorno è ostile e l'unico modo per sopravvivere è farsi invisibile. Fino a diventarlo davvero.

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