lunedì 22 aprile 2013

Lavorare con un gruppo. La prima volta.

Una settimana fa ho organizzato una serata di incontro con alcuni compagni di corso.
Volevo parlare di un argomento che mi sta a cuore, la femminilità.
Inizialmente avevo preparato delle slides, una sorta di lezione. Poi mi sono resa conto che quello che volevo non era parlare ma ascoltare. Così ho deciso di non dire quasi nulla, tranne le domande che avevo in mente. E vedere cosa succedeva...
Ho scoperto la frustrazione di vedere che il gruppo va dove vuole e non dove volevo io. Ho scoperto la fatica di parlare di se stessi in modo autentico. Ho sentito il mio senso di inadeguatezza, la paura di non essere abbastanza autorevole, abbastanza direttiva.
Ho scoperto la gioia di raccogliere le perle che qualcuno ha avuto voglia di donarci. Mi sono stupita della curiosità, della partecipazione. Ho scoperto di aver scelto un tema che interessa a molti, anche se in modi diversi. Ho scoperto che posso condurre in modo dolce, a modo mio. Ho sentito il gruppo come una risorsa: nei giorni successivi mi sono arrivati ulteriori spunti e feedback.

E' stata la prima volta che facevo un lavoro del genere. All'inizio mi sono concentrata sulle mie presunte mancanze, ma ora ho voglia di dirmi da sola: brava!

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