lunedì 17 giugno 2013

Autostima, immagine corporea, prova costume...

Uno dei temi che mi interessano di più, visto che anche io mi trovo a doverci fare i conti, è quello del corpo: come ci stiamo dentro? Comode o strette? Come lo viviamo? Come ci vediamo? Ci piacciamo, ci riconosciamo nel corpo, oppure è qualcosa di estraneo contro cui lottare?
Tema complesso e difficile.
Dopo tanto lavoro di auto-consapevolezza posso dire che oggi sicuramente lo vivo meglio di un tempo. Ma non posso sicuramente dire di aver messo un punto a questa questione! Basta poco per riattivare insicurezze e ferite che sembravano momentaneamente sopite.
E in un attimo mi sento di nuovo troppo ingombrante, troppo evidente, troppo grassa. Vorrei tornare esile e piccola come da bambina, senza le forme di donna. Sicuramente i motivi per cui ognuna di noi non si piace sono diversi e molteplici. Non sono d'accordo con chi dà tutte le responsabilità al mondo della moda: non basterebbero le bellissime modelle taglia 38 a scalfire la sicurezza di una normalissima donna che si ama e si piace. Ci sono sicuramente altre problematiche, e in certi casi probabilmente è necessaria una psicoterapia per affrontarle.
C'è qualcosa allora che un counselor può fare? Sicuramente sì, ed è forse in parte quello che io faccio con me stessa. Il counselor può sostenere la cliente a:

  • Cercare dei modelli alternativi a quelli ovunque diffusi dai media: arricchire l'immaginario di tanti tipi di donne diverse ci dà la possibilità di scegliere i nostri preferiti anziché sentirci costrette ad adeguarci al modello unico.
  • Imparare a sentire il corpo in modo diverso: anziché continuare a guardarsi e giudicarsi, chiudere gli occhi e scoprire cosa vuol dire "sentirsi". Ok, non ti piace la tua pancia, ma quella pancia che a vedersi ti dà fastidio, come la senti? E' morbida? E' contratta? Si muove come un'onda respirando o è rigida e bloccata? Imparare a sentire il corpo da dentro per me è stato forse il cambiamento più importante degli ultimi anni. Mi ha permesso di riscoprire letteralmente il corpo, e di sentire il piacere di essere viva dentro questo corpo, indipendentemente dalla sua forma. Come realizzare tutto ciò: ognuno può cercare il metodo più funzionale: yoga, meditazione, massaggio, sport... qualsiasi cosa possa funzionare per te!
  • Sperimentare look e stili diversi: forse non ci piacciamo perché non ci piace più l'immagine che trasmettiamo tramite l'abbigliamento. Solitamente è un circolo vizioso: non ci piacciamo, allora non ci curiamo, allora ci piacciamo ancora meno... A volte bisogna imparare a volersi bene abbastanza per concedere a se stessi le cure che ci meritiamo. Però qualche volta può anche funzionare il processo inverso, un po' come fare teatro: mi trucco e mi abbiglio come la mia "donna ideale". Magari poco a poco inizio a sentirmi dentro il personaggio.
  • Incontrare altre donne: confrontarsi con altre donne può aiutarci a sfumare il nostro sguardo critico attraverso gli occhi delle altre. A me tutte le mie amiche sembrano bellissime, ognuna nel suo modo speciale, perciò posso aiutarle a vedersi come io le vedo e viceversa.
  • Sviluppare interessi, curiosità, aprirsi al mondo: accrescere lentamente il coraggio di essere se stessa permette alla donna di arricchire la sua personalità e avere a disposizione un ventaglio di risorse, interessi, passioni e qualità con cui offrirsi al mondo, dando così meno peso all'immagine corporea, che diventa solo una delle tante sfumature della propria persona.
E per chi ancora si sente sotto stress a pensare alla prova costume, consiglio un articolo con la soluzione definitiva! 

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